L’osteoporosi è una condizione in cui lo scheletro diventa più fragile e soggetto a rischio di fratture a causa di una diminuzione della massa ossea e dell’alterazione della microarchitettura ossea.
Questa perdita è causata da uno squilibrio tra:
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Osteoblasti: cellule che costruiscono tessuto osseo.
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Osteoclasti: cellule che lo riassorbono.
In una condizione osteoporotica prevale l’azione degli osteoclasti, con conseguente perdita di calcio e indebolimento del tessuto osseo.

Magnetoterapia e osteoporosi
Negli ultimi anni, la magnetoterapia è stata riconosciuta tra i rimedi non farmacologici e non invasivi più efficaci per il trattamento dell’osteoporosi. È stata inserita nel nomenclatore tariffario nazionale del Servizio Sanitario Italiano per i suoi effetti positivi clinicamente documentati.
Meccanismo d’azione
Sfruttando l’effetto piezoelettrico o meccanico-vibratorio delle onde elettromagnetiche sulla superficie ossea, la magnetoterapia:
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Stimola gli osteoblasti, favorendo la produzione di nuovo tessuto osseo.
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Attiva gli osteoclasti per un riassorbimento controllato delle trabecole danneggiate.
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Agisce direttamente sulle fibre di collagene, accelerando la formazione del callo osseo e favorendo i processi riparativi in caso di frattura.
Evidenze scientifiche
Già negli anni ’50 e ’60, gli studi di Yasuda e Fukuda (1957) e di Basset (1962) hanno posto le basi per l’uso della magnetoterapia nelle:
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Fratture
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Lesioni ossee da trauma
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Riduzione del tenore calcico (osteoporosi)
Queste evidenze sono state successivamente confermate dalla letteratura scientifica internazionale, che ne ha validato l’efficacia nel favorire la ricostruzione del tessuto osseo e nel ridurre la perdita di calcio.
Magnetoterapia e osteoporosi
Negli ultimi anni, la magnetoterapia è stata riconosciuta tra i rimedi non farmacologici e non invasivi più efficaci per il trattamento dell’osteoporosi. È stata inserita nel nomenclatore tariffario nazionale del Servizio Sanitario Italiano per i suoi effetti positivi clinicamente documentati.
Meccanismo d’azione
Sfruttando l’effetto piezoelettrico o meccanico-vibratorio delle onde elettromagnetiche sulla superficie ossea, la magnetoterapia:
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Stimola gli osteoblasti, favorendo la produzione di nuovo tessuto osseo.
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Attiva gli osteoclasti per un riassorbimento controllato delle trabecole danneggiate.
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Agisce direttamente sulle fibre di collagene, accelerando la formazione del callo osseo e favorendo i processi riparativi in caso di frattura.
Evidenze scientifiche
Già negli anni ’50 e ’60, gli studi di Yasuda e Fukuda (1957) e di Basset (1962) hanno posto le basi per l’uso della magnetoterapia nelle:
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Fratture
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Lesioni ossee da trauma
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Riduzione del tenore calcico (osteoporosi)
Queste evidenze sono state successivamente confermate dalla letteratura scientifica internazionale, che ne ha validato l’efficacia nel favorire la ricostruzione del tessuto osseo e nel ridurre la perdita di calcio.